Marco Tullio Cicerone che si era rifiutato di votare la legge agraria a favore dei veterani di Pompeo e della plebe meno abbiente (per non apparire un traditore dell'aristocrazia romana), fu colpito dalla vendetta dei populares: nei primi mesi del 58 a. C., il tribuno della plebe Clodio Pulcro, acerrimo nemico di Cicerone, fece approvare una legge che condannava all'esilio chiunque avesse mandato a morte un cittadino romano senza concedergli la provocatio ad populum.
Cicerone fu processato e costretto all'esilio . Altre leggi a sfavore di Cicerone prevedevano che non si potesse avvicinare ai confini dell'Italia, e che le sue proprietà venissero confiscate. Le ville sul colle Palatino e a Formia vennero distrutte. Nella fuga verso Brindisi, Cicerone sostò in una villa di Atina (odierna Atena Lucana, in Lucania) '' [...] cum in illa fuga in villa quadam Campi Atinatis maneres, magnamque partem noctis vigilasses [...]'' (Cicerone De Divinatione, lib. I 28, 59) e di aver fatto in quella villa, all'alba di una notte insonne, un sogno premonitore sul suo rientro in patria. (E. D'Alto, Atena Antica, p. 99); '' [...] nihil atinati somnio fieri posse divinius' [...]' ibidem). Perchè la sosta di Cicerone è fissata in questa data? Perchè l'oratore, nella sua fuga, scrive ad Attico l'8 aprile dalle Nares Lucanae (Ad Att. III,2), mentre il 10 aprile scrive da Turio (Ad Att. III, 5). La strada percorsa da Cicerone, era comunque ben collegata ad altri assi minori, infatti alle Nares Lucanae (attuale frazione dello Scorzo di Sicignano degli Alburni) vi si innestava lo snodo per Potentia e Grumentum (la via Herculia),mentre altri ramuli la collegavano a Tegianum, Atina e Cosilinum, con transito per Marcellianum. Al sistema viario, restaurato in età dioclezianea e all’epoca di Gioviano, nella seconda metà del IV sec. d. C. (secondo il riferimento epigrafico d’un miliario trovato tra Atena e Sala Consilina), facevano da contraltare i numerosi pagi e vici disseminati lungo la via o nei pressi; sono documentati un villaggio (forse Rustillanum) presso l’attuale borgo rurale di Sant’Antuono di Polla ed i siti di Vicus Mendicoleo e Caesariana. Tra i centri maggiori del Campus Atinas (il Vallo di Diano in età romana), vi fu dunque il Forum Anni (ricordato nell’Epistolae, libro III, di Sallustio a proposito
della rivolta servile di Spartaco; cfr. Centuriazioni e coloni nel Vallo di Diano di M. Ambrogi in Salternum, p. 19).
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